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U-Mask lancia la nuova mascherina U-Mask Model 2.2

 

Milano, 28 Luglio 2021. U-Mask, azienda che produce mascherine riutilizzabili, ha da poco lanciato
sul mercato italiano la nuova U-Mask Model 2.2, un prodotto che costituisce un connubio tra tecnologia, design e sostenibilità, valori portanti del Brand. U-Mask mira a offrire ai propri clienti dispositivi di sicurezza di altissimo design e con elevate prestazioni tecniche, senza dimenticare il fattore relativo alla sostenibilità. 

Come anticipato, il massiccio utilizzo di mascherine in plastica monouso sta influendo negativamente sull’ambiente e la risposta di U-Mask è stata la creazione di dispositivi riutilizzabili, realizzati con materiale riciclato, che ha consentito all’azienda di abbattere l’impatto ambientale delle proprie produzioni del 98%.
 

U-Mask ha quindi seguito le indicazioni del World Economic Forum, fondazione senza fini di lucro con sede a Cologny, in Svizzera, che promuove lo sviluppo di attività sostenibili.  

U-Mask ha recuperato più di 12.000 Kg di rifiuti nel corso del 2020
 

Le nuove mascherine prodotte da U-Mask hanno permesso all’azienda di recuperare più di 12.000 Kg di rifiuti nel corso del 2020. Un dato molto importante se consideriamo quanto, in questo particolare momento storico, i dispositivi per la protezione dal Covid-19 stiano impattando sull’ambiente.  

Il recupero di oltre 12.000 Kg di rifiuti nel corso del 2020 è stato possibile grazie alla scelta di U-Mask
di produrre mascherine in nylon riciclato. Una scelta ben precisa finalizzata non solo a salvaguardare l’ambiente ma anche a cercare di saldare il debito che l’uomo ha nei confronti della natura.  

U-Mask prosegue con il suo impegno volto a garantire protezione ai propri clienti e sostenibilità ambientale, non solo con il modello U-Mask Model 2.2, che può essere utilizzato fino a un totale di 200 ore, ma anche con altri prodotti, come U-GO, pochette creata in collaborazione con Ugo
Cacciatori con materiali eco-sostenibili. 

U-Mask ridisegna un prodotto che ha tutelato la nostra salute nel corso della pandemia
 

Negli ultimi anni le mascherine sono state al nostro fianco nella lotta contro la diffusione del Covid-19, la prima barriera fisica per arginare il contagio, che quindi risulta essenziale per poter svolgere tutte le attività quotidiane in sicurezza. Ma cosa riserva il futuro alle mascherine ora che le leggi si stanno allentando? 

In Italia il Comitato Tecnico Scientifico è stato chiamato a valutare l’abolizione delle mascherine
all’esterno, entrata in vigore nello scorso mese, mantenendo comunque l’obbligo di indossarle negli spazi chiusi e in caso di assembramento. Altri paesi invece non hanno ancora allentato le norme. Se da un lato sentiamo il bisogno di tornare alla normalità pre-Covid, dall’altro sappiamo che togliere, con tempistiche troppo affrettate, tutte le precauzioni introdotte, come le mascherine, potrebbe influire negativamente sullo stato attuale delle cose.  

Oltre alle ragioni di sicurezza il futuro delle mascherine apre però un altro dibattito: come smaltire le
mascherine usate? La maggior parte delle mascherine utilizzate sono usa e getta e questo comporta un massiccio incremento di rifiuti plastici con conseguenze gravi dal punto di vista ambientale. La proposta dell’azienda U-Mask, che prevede il riutilizzo della esclusiva cover e una periodica sostituzione del filtro, può essere quindi una soluzione per poter mantenere le precauzioni necessarie contro il Covid-19 senza impattare sull’ambiente.
 

U-Mask, mascherine riutilizzabili realizzate con materiale plastico riciclato
 

La maggior parte delle mascherine utilizzate in seguito alla pandemia da Covid-19 sono monouso. Buona parte di esse sono realizzate con l’utilizzo di fibre plastiche. Studi a livello mondiale calcolano che vengono utilizzate circa 3 milioni di mascherine al minuto, per un totale di 129 milioni al mese. Numeri sconcertanti se si pensa all’impatto ambientale che può avere una così importante
quantità di materiale plastico, sia per le risorse utilizzate nel produrre tali oggetti che per lo smaltimento di queste mascherine.  

Proprio per questo motivo la proposta di U-Mask diventa di fondamentale importanza, perché permette di proteggere la popolazione senza impattare sull’ambiente, recuperando oltretutto rifiuti destinati al macero.  

L’azienda U-Mask ha deciso, quindi, di produrre mascherine riutilizzabili, realizzate in parte con
materiale plastico riciclato. Una valida alternativa alle mascherine monouso sia perché garantiscono un numero molto più alto di ore di utilizzo rispetto a quelle standard, circa 200, sia perché, essendo composte da materiale riciclato, riducono l’impatto ambientale.  

Quali sono i vantaggi di utilizzare le mascherine anche dopo il Covid-19
 

Sembra naturale pensare che continueremo a usare le mascherine ancora per un buon periodo di tempo per combattere il Covid-19, ma non solo. L’impiego di mascherine in questi mesi ha infatti dimostrato la grande valenza di questi dispositivi per proteggersi dall’inquinamento atmosferico, una delle prime concause di mortalità a livello mondiale, ma anche dai virus influenzali che si trasmettono nelle stesse modalità del Covid-19.  

I dati degli ultimi mesi confermano quanto dichiarato dall’imprenditore. I report diffusi dall’Istituto
Superiore di Sanità nella stagione 2020-2021, infatti, registrano la quasi totale assenza di virus
influenzali sul territorio, frutto delle misure di sicurezza adottate tra cui l’utilizzo delle mascherine.  

Responsabilità editoriale: TiLinko.it – Img Solutions srl 

 

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