lunedì, Aprile 29, 2024

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Scienza & Salute: ‘Il burro: il pregio sta nella misura’

(Adnkronos) – Il burro è un prodotto lattiero-caseario piuttosto controverso sul piano della nutrizione clinica. Per questo, e nell’intento di fare chiarezza sul tema, il burro è l’alimento al centro della puntata numero 89 de ‘Il Gusto della Salute’, la rubrica online curata dall’immunologo Mauro Minelli, docente di dietetica e nutrizione umana presso Lum. “Essendo molto energetico, il burro fornisce circa 102 calorie per ogni cucchiaio (14 grammi). Un etto di burro contiene circa l’80% di grassi, di cui più della metà sono di tipo saturo (laurico, miristico e palmitico) e solo circa il 3% sono grassi polinsaturi, suddivisi in acido linoleico e alfa-linolenico, il che può portare a preoccupazioni per la salute cardiovascolare e per il controllo del peso corporeo, se consumato in eccesso”, spiega Minelli.  

“In realtà, ci sarebbe da precisare che la quantità e la qualità dei grassi contenuti nel burro può variare molto in base al tipo di alimentazione delle mucche da cui proviene il latte di partenza. Sicché – avverte – prediligere, ad esempio, i prodotti d’alpeggio potrebbe rappresentare una buona soluzione visto che l’attività di pascolo che si svolge in montagna offre certamente agli animali un’alimentazione naturale ed equilibrata, rispetto a quella in uso nelle attività zootecniche industriali. L’erba fresca, infatti, fornisce al burro il tipico colore giallastro per via dei carotenoidi, mentre cambia anche il tipo di grassi presenti con una maggior componente di acidi grassi insaturi.Va anche detto, per completezza d’informazione, che il burro – osserva – contiene pure acidi grassi a catena più corta o a catena dispari che non solo non partecipano all’aumento della colesterolemia, ma anzi possono contribuire a ridurla e ad esercitare altri effetti benefici. Inoltre, non va dimenticato che il burro è anche una fonte importante di calcio, vitamina E, vitamina A, vitamina D e selenio, che sono importanti per la salute generale”. 

“Oltre ai grassi, poi il burro contiene, acqua (circa 14 g su 100 g di prodotto) e una piccolissima parte di proteine (meno dell’1%). Dunque, dopo aver ribadito, che l’elevata presenza di grassi saturi e l’alto contenuto calorico certamente controindicano l’assunzione di burro da parte di soggetti obesi o in sovrappeso o con tendenziale ipercolesterolemia e, per questo, a rischio di malattie cardiovascolari, si può per altro verso affermare che, consumato con la dovuta attenzione, il burro può essere considerato fonte immediata di combustibile e, quindi, di energia per l’organismo, grazie ai suoi grassi saturi e alle calorie che fornisce, quindi adatto a chi fa sport o a chi è in convalescenza”, prosegue.  

“Grazie alla presenza di vitamina A e vitamina D, può essere un valido supporto per la salute di pelle, occhi e sistema scheletrico, oltre che adiuvante le funzioni del sistema immunitario. Inoltre, ha proprietà antiossidanti, in quanto contiene tracce di vitamina E che esercita un’azione protettiva nei confronti del danno ossidativo causato dai radicali liberi. Il burro apporta anche benefici al sistema gastroenterico grazie al suo importante contenuto di butirrato, un acido grasso a catena corta in grado di prevenire l’infiammazione, custodire la preziosa funzione di barriera dell’intestino e supportare le funzioni dei batteri buoni del nostro microbiota. Non senza aver ricordato che le persone con intolleranza al lattosio o allergia alle proteine del latte dovrebbero astenersi dal consumo di burro, è possibile alla fine far passare il concetto che, al fine di ridurre al minimo i potenziali rischi per la salute e godere dei suoi benefici, sarà importante consumare il burro con moderazione e consapevolezza”, conclude.  

Adnkronos

 

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