sabato, Maggio 4, 2024

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Omicron 2 sintomi, durata, incubazione: cosa dicono Bassetti, Andreoni, Pregliasco, Galli

(Adnkronos) – Variante Omicron 2 del covid, quali sono i sintomi e quali i tempi di incubazione? E la durata? A fare il punto sulla situazione epidemiologica in Italia sono Bassetti, Andreoni, Pregliasco, Galli. 

“La variante Omicron 2 non mi pare così aggressiva, è molto contagiosa e l’aumento dei casi è la prova. Può recidivare nel 3-4% dei casi. Omicron rispetto a Delta, secondo uno studio pubblicato su ‘Cell’, fa produrre un numero di anticorpi dieci volte inferiore, in qualche modo è in grado di colpire più volte anche a distanza ravvicinata. I contagi cresceranno ancora ma non ci saranno le forme gravi”, spiega all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. “Il ciclo vaccinale con la dose booster non è bucato dalla variante Omicron 2 – precisa – ma in Italia abbiamo molti che hanno fatto due dosi vaccino e poi la malattia. Se è vero che con Omicron 2 si ha una risposta immunitaria dieci volte inferiore, forse vale la pena per queste persone di fare la terza dose anche dopo l’infezione naturale. Magari nelle persone più anziate e con comorbidità anche dopo aver avuto Omicron dovrebbero fare la terza dose”. 

“Dai dati osservazionali, ma aspettiamo una conferma, Omicron 2 sembra poter sfuggire all’immunità specifica generata dal vaccino e dalla patologia; abbiamo un numero sempre più alto di reinfezioni, l’Istituto superiore di sanità l’ha registrato al 3% ma le vediamo anche in chi è vaccinato con tre dosi o ha già fatto la malattia”, spiega all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma. Con la velocità di Omicron 2 “i contagi saliranno” anche se oggi “dobbiamo osservare le ospedalizzazioni che al momento non ci preoccupano. Il problema è che, aumentando i casi, è possibile che tra un mese, a Pasqua, potrebbero salire anche i ricoveri. E’ un dato che va messo in conto. La speranza è che ci venga incontro la bella stagione, ma temo che da qui a Pasqua possa esserci una recrudescenza. Detto questo, per non essere insultato da chi vuole tornare ad una vita normale, rimangono le misure che sappiamo: prudenza, mascherina al chiuso e dove ci sono assembramenti anche all’aperto, e responsabilità”, evidenzia. 

Secondo Andreoni, “è molto probabile, parliamo di dati osservazionali che andranno confermati dall’Istituto superiore di sanità, che la protezione data dal vaccino possa scendere al 20% con Omicron 2, anche dopo la terza dose. Questo ci potrebbe anche spiegare il perché di tante reinfezioni che osserviamo, dopo il booster o anche dopo aver fatto la malattia”. 

Sulla variante Omicron 2 “che ormai ha una prevalenza del 44%, seppure abbiamo ancora dati incompleti, sappiamo che è sicuramente contagiosissima e vede in tantissimi soggetti, soprattutto nei giovani, la possibilità di sfogarsi. Però i dati ci dicono che la malattia è meno grave complessivamente, anche se non del tutto”, spiega all’Adnkronos Salute il virologo dell’università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco.
 

“Omicron 2 è contagiosissima, ma l’effetto sulla salute è minore grazie alla grande quota dei vaccinati”, ha sottolineato quindi il virologo ospite di ‘Agorà’ su RaiTre. Sugli effetti dell’alleggerimento delle misure anti-Covid varato dal Governo, “sarebbe stata meglio una certa progressione”, ha poi chiarito Pregliasco. “Serve prudenza e progressività nelle misure perché si potrebbe anche dover tornare indietro. Diciamo che questo virus ci darà ancora del filo da torcere”, continua il virologo. “Avremo un andamento ondulante con la presenza della malattia a secondo della stagione ma dovremmo tenere conto di questo sovrarischio”, ha quindi aggiunto Pregliasco. 

L’avanzata di Omicron 2 che si avvia a soppiantare la variante ‘madre’ Omicron 1, e che in alcune regioni d’Italia è già riuscita nel sorpasso, non preoccupa più di tanto Massimo Galli, ex direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano. E’ ancora più trasmissibile, conferma il medico all’Adnkronos Salute, può infettare chi si è vaccinato e “può contagiare anche molto bene chi ha già avuto Covid da altre varianti”. Però, in base ai dati disponibili, “non credo sia in grado di reinfettare chi è già stato contagiato da Omicron”. Le ‘famiglie’ di mutanti da monitorare secondo l’esperto “sono altre: ad esempio un’ulteriore evoluzione della linea della variante Delta”, cattiva non solo per trasmissibilità, ma soprattutto per gravità della malattia. 

“Omicron 2 – spiega Galli – è semplicemente un’ulteriore dimostrazione del fatto che un virus” come Sars-CoV-2, “già molto diffusivo, può sviluppare casualmente altre mutazioni che lo rendono ulteriormente in grado di infastidirci”. Per questo è importante monitorare sempre con attenzione il ‘trasformismo’ del coronavirus pandemico, specie ora che, con l’avvicinarsi della nostra estate, nell’altra metà del mondo comincerà l’inverno: “Non è obbligatorio che succeda qualcosa, ma qualcosa potrebbe capitare – ribadisce l’infettivologo – nelle aree del mondo in cui ci si avvia all’inverno australe e in cui ci sono numerosissime persone non vaccinate, ipovaccinate o vaccinate male. L’America Latina e l’Africa, in particolare”, dovrebbero essere per Galli delle ‘osservate speciali’. 

 

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