sabato, Aprile 27, 2024

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Minacce di morte e insulti social a Mattarella, perquisizioni in tutta Italia

Perquisizioni da parte della Polizia della Digos in varie città italiane nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma sulle minacce di morte e gli insulti via social contro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’indagine, coordinata dal Procuratore di Roma Michele Prestipino, ipotizza il reato di offesa all’onore e al prestigio del capo dello Stato. 

“Armiamoci e andiamo ad ammazzare quel figlio di Troia”, “ti auguro di morire male”, “non vedo l’ora che ci sia il tuo funerale”, “pezzo di m. ti voglio vedere morto”. Sono alcune delle minacce contro il capo dello Stato che circolano sul web e che sarebbero alla base dell’inchiesta condotta dalla Procura di Roma. 

Un’indagine per reati perseguibili d’ufficio e che quindi ha portato la magistratura a muoversi senza la necessità di una denuncia, con un’azione resasi necessaria vista la pesantezza e la gravità dei contenuti dei messaggi circolati sui social. Insomma, non semplici critiche magari accompagnate da offese, ma auspici di morte per il presidente della Repubblica che non potevano non richiedere l’apertura dell’inchiesta per l’individuazione degli autori di tali attacchi. 

 

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