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Informazione, torna il Dig Festival 2021 ‘Unmute’

Quattro giorni di proiezioni, panel, workshop, keynote, concerti e tanto altro. Con il Dig Festival 2021 Unmute per quattro giorni Modena diventa la capitale dell’inchiesta e del reportage con ospiti di primo piano da tutto il mondo. Il pluripremiato fotografo Paolo Pellegrin, membro dell’agenzia Magnum, è il presidente della straordinaria giuria internazionale che assegnerà i Dig Awards alle migliori inchieste video e audio. Anche quest’anno sarà conferito il Dig Watchdog Award a chi si è battuto in difesa della qualità e dell’indipendenza del giornalismo. Dal 30 settembre al 3 ottobre il Dig Festival torna con la settima edizione ricca di quattro giorni dedicati all’approfondimento di qualità, all’inchiesta e al reportage. Dig Festival 2021 Unmute apre ufficialmente giovedì prossimo, alle ore 19.00, nella Chiesa di San Carlo con i saluti istituzionali, la presentazione della giuria internazionale presieduta dal fotografo Pellegrin e la lectio inaugurale di Ida Dominijanni e Francesca Coin.  

Per questa edizione è stato scelto il titolo “Unmute”: ovvero “togliere il muto”, “smutare”, un gesto entrato in modo prorompente nella nostra quotidianità che per Dig significa, spiegano gli organizzatori, “dare e alzare la voce, rimettere al centro storie e temi fondamentali silenziati dalla pandemia che ha occupato tutti gli spazi cognitivi e giornalistici”. Dig porta a Modena i principali broadcaster e produttori internazionali, freelance, attivisti e giornalisti sotto attacco, registi, studiosi e artisti, protagonisti di decine di proiezioni, incontri, talk, conferenze, seminari ed eventi speciali. Per quattro giorni la città emiliana si trasforma così in un luogo di incontro, networking e scambio imprescindibile.  

Quattro le location del Dig Festival nel centro storico: il Cinema Astra, sede delle proiezioni dei film in concorso, delle anteprime e dei documentari fuori concorso; il Complesso San Paolo, che ospita la Dig Academy con i suoi 10 workshop in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti, oltre a incontri di approfondimento e a una mostra d’arte esclusiva; il Collegio e la Chiesa di San Carlo, scelti per la serata inaugurale, il Dig Pitch, la cerimonia di premiazione e i due concerti in programma; il Laboratorio Aperto con le due «Assemblee» sui temi del lavoro e della scuola, i numerosi incontri dedicati al podcast e alla produzione dei documentari audio, e il lungo panel di approfondimento sull’emergenza afghana.  

Fra i numerosi talk pubblici – con personaggi di primo piano nazionali e internazionali- al Dig Festival ci saranno “La realtà vista dalle macchine: potere e responsabilità nell’era dell’intelligenza artificiale”, keynote di Frank Pasquale che si terrà venerdì 1 ottobre alle ore 17.00; “Come racconteremo la fine del mondo?”, keynote di Mark O’Connell (sabato 2 ottobre, ore 17.00); “Deplatforming e algoritmi: la nuova sfera pubblica privatizzata”, keynote di Jillian C. York (domenica 3 ottobre, ore 17.00); “Il peso della responsabilità e la fatica dell’inchiesta. La giornalista freelance nella transizione libica”, incontro con Nancy Porsia (sabato 2 ottobre, ore 19.00).  

In programma anche un panel su Julian Assange e uno sul mercato della sorveglianza, e altri incontri, spesso in contemporanea nelle diverse location del Festival, con, tra gli altri, Francesco Costa, Annalisa Camilli, Carola Frediani, Diletta Huyskes, Vanessa Roghi, Riccardo Staglianò, Cecilia Sala, Costanza Galanti, Leonardo Tondelli.  

 

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