“Con le nostre iniziative vogliamo far conoscere la storia del Duomo ai turisti e farla rivivere ai milanesi”. Parole di Fulvio Pravadelli, direttore generale della Veneranda Fabbrica del Duomo, intervenuto durante il seminario di approfondimento ‘Museo, museo diffuso, non museo Quando la passione per la storia è un’impresa’, organizzato nella sede dell’ente, in Piazza Duomo a Milano.
Un seminario voluto per stimolare una riflessione sulle attuali sfide della cultura d’impresa e su come i valori, le credenze e i comportamenti stratificati nel tempo possano essere codificati e consegnati alle nuove generazioni. La Veneranda Fabbrica del Duomo è lo storico ente preposto alla conservazione e valorizzazione della Cattedrale meneghina. Custode di un’identità definita e radicata: “Viviamo della parte turistica riprende il direttore generale dell’ente e delle iniziative di fundraising, una di queste è l’adozione di una delle 3400 statue del Duomo”.
Sin dal 1387 l’ente è responsabile del processo di lavorazione del marmo, dall’escavazione presso la cava madre di Candoglia, alla lavorazione presso il Cantiere Marmisti in zona Certosa, fino alla messa in opera degli elementi architettonici e decorativi sulla Cattedrale.
La Veneranda Fabbrica del Duomo ha ideato così il progetto ‘Adotta una statua’: “Si tratta di una delle 3400 statue che si trovavano sul Duomo e che sono state portate nel Cantiere Marmisti fa sapere Pravadelli Qualche anno fa, in accordo con la sovrintendenza, abbiamo proposto ad alcune aziende alcune statue restaurate per poterle dare in prestito d’uso portandole presso l’azienda o presso luoghi particolari”. ‘Adotta una Statua’ fa eco al progetto ‘Adotta una Guglia. Scolpisci il tuo nome nella storia’, una delle numerose iniziative della Veneranda Fabbrica: “Il senso del Museo è quello di far conoscere il Duomo. Lo abbiamo fatto anche con una mostra fotografica. Grazie a Ferrovie Nord abbiamo fatto anche un’esposizione alla stazione Bovisa”.
Durante il seminario sono state illustrate anche le principali azioni di cultural heritage del Gruppo Fnm, sempre più impegnato ad assumere un ruolo di narratore della storia del territorio attraverso progetti e iniziative, basati su etica, tradizione e futuro, volti a promuovere un dialogo bidirezionale tra il Gruppo e le comunità.