Ucraina, droni su Odessa: bambini tra i feriti. Atomiche in Polonia, ira di Mosca

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(Adnkronos) – E’ di sette feriti, tra loro due bambini, il bilancio dell’attacco sferrato in nottata contro la città ucraina di Odessa. Nel darne notizia, le Forze di difesa che operano nella parte meridionale del Paese hanno precisato che tra i feriti ci sono due bambini. Almeno 14 appartamenti sono risultati danneggiati a seguito dell’attacco sferrato con i droni. A darne notizia è questa mattina il Kyiv Independent il quale riferisce inoltre che le unità di difesa aerea ucraine hanno distrutto 15 dei 16 droni di tipo Shahed che la Russia ha lanciato durante la notte contro il territorio del Paese. 

I droni russi sono stati lanciati da Capo Chauda, in Crimea, e dall’oblast di Kursk, che confina con l’Ucraina ha fatto sapere l’aeronautica militare. La Russia ha anche lanciato due missili balistici Iskander-M dalla regione di Belgorod. I droni sono stati intercettati su Mykolaiv, Odessa, Kiev e Cherkasy. I gruppi mobili dell’aeronautica ucraina e le unità missilistiche antiaeree hanno respinto l’attacco, ha riferito la fonte citata dal quotidiano ucraino.  

Diverse esplosioni sono state udite a Kiev intorno alle 3:35 ora locale. Serhii Popko, capo dell’amministrazione militare della città di Kiev, ha affermato che tutti i droni sono stati distrutti dalla difesa. Non sono stati segnalati vittime o danni in città. 

 

Intanto l’ipotesi di armi nucleari in Polonia ha fatto salire il livello di tensione nel quadro internazionale dominato dalla guerra tra Ucraina e Russia. Varsavia si dice pronta a ospitare le armi nucleari della Nato, nell’ambito del piano di rafforzamento del fronte orientale dell’Alleanza, e Mosca replica subito.  

La Russia deve fare i conti già con l’allargamento della Nato a Svezia e Finlandia. Ora, Vladimir Putin rischia di vedere armi nucleari non lontano dal proprio territorio. Un ulteriore elemento di allarme per il Cremlino, in un quadro già caratterizzato dalla decisione americana di inviare armi e aiuti militari all’Ucraina per 61 miliardi di dollari. “Oggi gli Stati Uniti e i loro stati clienti della Nato sognano ancora di infliggere una ‘sconfitta strategica’ alla Russia e sono pronti a portare avanti la loro politica di deterrenza verso il nostro Paese ‘fino all’ultimo ucraino’. Allo stesso tempo, l’Occidente si trova sull’orlo pericoloso di uno scontro militare diretto tra le potenze nucleari, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche”, ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. 

Secondo il massimo diplomatico russo è particolarmente preoccupante il fatto che le tre potenze nucleari occidentali siano tra i principali sponsor del regime di Kiev e tra i principali promotori di diverse mosse incendiarie. “Ciò potrebbe creare seri rischi strategici e aumentare il livello della minaccia nucleare”, ha osservato Lavrov.