giovedì, Marzo 28, 2024

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Sparatorie in Usa, 6 morti e 8 feriti in 24 ore

Ancora sparatorie negli Stati Uniti dove Joe Biden ha lanciato una serie di iniziative contro “l’epidemia della violenza che è per noi un imbarazzo internazionale”. Poco dopo il discorso del presidente, un dipendente di un fabbrica di mobili in Texas ha aperto il fuoco nel deposito della ditta uccidendo una persona e ferendone altre sette, tra le quali uno degli agenti che ha partecipato all’inseguimento del killer. La caccia all’uomo si è conclusa due ore a Bedias, ad una sessantina di chilometri da Bryan, la località non lontana da Houston, dove si trova la Kent Moore Cabinet, teatro della nuova sparatoria. La polizia ha confermato che il killer era un dipendente della ditta, ma non ha fornito altri dettagli sull’identità o sul movente. La notizia della sparatoria a Bryan è arrivata dopo che il governatore del Texas, il repubblicano Greg Abbott, aveva criticato l’azione di Biden come “un nuovo tentativo dei liberal di prendersi le nostre armi”. “E’ arrivato il momento di varare una legge che renda il Texas uno stato che protegge il secondo emendamento”, ha aggiunto.  

Quella del Texas è stata la seconda sparatoria con vittime in 24 ore, dopo quella in South Carolina, dove un ex campione di football americano ha ucciso il medico della sua cittadina, la moglie, i loro due nipotini ed un operaio che stava lavorando nella casa, ferendo gravemente il suo collega. Dallo scorso 8 marzo, 80 persone sono state uccise ed oltre 200 ferite in sparatorie nel Paese, secondo i dati del Gun Violence Archive. L’autore della strage, Philip Adams, ex giocatore di 32 anni, si è poi suicidato nella casa dei suoi genitori, che abitano vicino alla casa della coppia uccisa Robert e Barbara Lesslie, di 70 e 69 anni, che era stata circondata dalla polizia. Alle televisioni locali, il padre di Adams, Alonzo, ha confermato che Lesslie, un dottore molto conosciuto ed apprezzato nella zona, era il medico era stato il medico della sua famiglia. Del figlio ha detto che era “un bravo ragazzo, penso che il football l’abbia rovinato”. 

Chiamato a giocare con i San Francisco 49ers nel 2010, Adams aveva poi giocato con sei squadre diverse in sei stagioni, l’ultima, nel 2015, con gli Atlanta Falcons. Non aveva precedenti penali. Gli inquirenti non hanno ancora stabilito cosa possa aver provocato la sparatoria, ma sanno che Adams era l’unico assalitore.  

“Probabilmente al momento abbiamo più domande di voi”, ha detto lo sceriffo rispondendo ai giornalisti, spiegando che è stato qualcosa che l’uomo ha lasciato nella case delle vittime a permettere di identificarlo ed andarlo a cercare nella casa vicina dove abitano i genitori che sono stati fatti uscire dall’abitazione dai poliziotti che avevano circondato l’edificio. Una volta entrati, gli agenti hanno trovato Adams morto. 

 

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