giovedì, Marzo 28, 2024

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Società agricola Suvignano: “Con noi serve rating reputazionale”

Misurare a 360 gradi la reputazione di aziende, enti e individui grazie alla valutazione di fatti e documenti tracciabili in ambito penale, fiscale, civile, lavorativo, di impegno sociale, studi e formazione (solo per le persone fisiche) allo scopo di promuovere l’’economia comportamentale’ ed evitare pericolose infiltrazioni criminali. Con questi propositi la Società Agricola Suvignano, controllata da Ente Terre Regionali Toscane e simbolo delle confische alla criminalità organizzata, ha aderito al progetto ‘Italia Virtute’ (Valuable identity and reputation technologically unique trusted engine), il sistema di rating reputazionale digitalizzato che permette di conoscere il grado di fiducia meritato da potenziali fornitori, clienti, dipendenti e più in generale da tutti i propri stakeholder.  

Il rating funziona attraverso l’intelligenza artificiale (Ai): un algoritmo umanizzato (trasparente, inclusivo e imparziale), elaborato da Mevaluate Holding, in linea con la bozza di regolamento europeo sull’Ai che prevede una sorta di corsia preferenziale per le AI allevate in Europa, quindi con big data prodotti all’interno della nostra società, considera le informazioni ufficiali rilevabili da documenti e certificati forniti dagli interessati. Dopo la verifica di questi dati, il periodico online Crop news (cropnews.online) pubblica il rating reputazionale digitalizzato di operatori economici, lavoratori, consumatori e utenti.  

Crop News Onlus, editore dell’omonima testata, è uno dei partner dell’accordo, insieme a Mevaluate holding e Apart, associazione vigilata dal ministero dello Sviluppo Economico e formata da professionisti con il compito di documentare e validare tutti i dati. Questa partnership ha consentito, dunque, alla Società Agricola Suvignano di poter aderire a Italia Virtute.  

“Il rating reputazionale – spiega Giovanni Mottura, amministratore unico Agricola Suvignano – genera un ologramma immodificabile che si sostanzia in un ‘passaporto reputazionale’. L’introduzione di questo strumento di certificazione innesca un circolo virtuoso che trasforma le procedure di compliance (conformità e rispetto di regole e norme) da centro di costi in inedito centro di ricavi e garantisce a tutti i membri della users community compensi variabili in relazione al contributo fornito da ciascuno per qualificare in modo oggettivo e misurabile, rendendola conoscibile, la reputazione documentata e tracciabile propria e delle controparti in tutti i rapporti obbligatori”.  

L’accordo permette alla Società di rafforzare il Modello 231 di organizzazione, gestione e controllo (Mogc) contro la corruzione e le infiltrazioni criminali, e di ottenere il ‘riconoscimento di affidabilità’ delle associazioni rappresentative dei consumatori e utenti (Federazione consumatori e utenti partecipata da Codacons, Codici, Konsumer Italia). Le forze di polizia potranno accedere ai profili reputazionali pubblicati da Crop news non in forza di poteri autoritativi ma con l’esplicito consenso dei partecipanti alla users community.  

Stefano Ciuoffo, assessore Regione Toscana con deleghe ai sistemi informativi, e-government, politiche per la sicurezza e cultura della legalità, aggiunge: ‘Con Italia Virtute è possibile conoscere il rating reputazionale di singoli operatori economici (aziende, enti, professionisti). È un ulteriore passo per valorizzare abilità, meriti e competenze e mettere in luce illeciti e inadempimenti’.  

Anche Anbsc – Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, guidata dal prefetto Bruno Corda ha previsto il rating reputazionale tra gli indicatori del primo bando per l’assegnazione diretta di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata a soggetti del Terzo Settore pubblicato il 30 luglio 2020.  

“Con l’adesione a Italia Virtute – conclude Giovanni Sordi, direttore Ente terre regionali toscane – ci ispiriamo al modello della place reputation che identifica le variabili qualificanti la reputazione di un territorio, nella considerazione che essa è qualcosa che si crea, facendo una scelta sul futuro che si riesce a condividere credendo a un progetto. L’identità è una storia che diventa proiezione, scelta condivisa nello spazio delle possibilità aperte per una certa collettività, per un certo luogo che può essere esportata insieme alla sua reputazione collettiva. E se questa è legata al territorio, alla società locale, al circuito cognitivo sedimentato nel territorio, significa anche costruire e rendere riconoscibile l’identità territoriale”. 

“Nella nuova economia della conoscenza lo sviluppo si crea sulle differenze moltiplicabili, sulla capacità di moltiplicare la propria differenza. Ogni volta che la conoscenza viene usata si porta a casa un po’ di valore aggiunto; alla fine, se il bacino di uso è ampio e cresce col tempo, sono i grandi numeri a fare lo sviluppo economico del territorio” conclude Sordi.  

 

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