Seggi aperti in 105 comuni per i ballottaggi, alle 19 affluenza al 26,76% in calo rispetto al primo turno

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Urne aperte in 105 comuni per il secondo turno delle amministrative. Le sfide principali ai ballottaggi saranno quelle di Firenze, Bari e Perugia ma da seguire anche quelle di Campobasso e Potenza oltre a quelle di Lecce e Caltanissetta. In tutto sono 14 i capoluoghi chiamati a scegliere il primo cittadino. Oggi i seggi resteranno aperti fino alle 23 per poi, lunedì, riaprire alle 7 e chiudere alle 15 quando partirà subito lo spoglio delle schede.

Per il secondo turno delle elezioni amministrative alle 19 ha votato il 26,76% degli aventi diritto. È quanto emerge dai dati del Viminale pubblicati sul portale Eligendo e che si riferiscono ad oltre la metà delle 3.586 sezioni complessive relative al voto in 102 comuni. Nelle stesse sezioni alle 12 di domenica 9 giugno, nel primo turno, la percentuale dei votanti era del 35,34%

Tornata di ballottaggi in cui il centrosinistra, che ha vinto al primo turno in 10 capoluoghi, punta al bottino pieno mentre il centrodestra, che ha incassato 5 capoluoghi quindici giorni fa, cerca di ribaltare il risultato o di accorciare le distanze. Le sfide principali saranno quelli di Firenze, Bari e Perugia ma da seguire anche quelle di Campobasso e Potenza oltre a, sempre per eleggere i nuovi sindaci, quelle di Lecce e Caltanissetta. In tutto sono 14 i capoluoghi chiamati a scegliere il primo cittadino.

Domenica le urne resteranno aperte fino alle 23 per poi, lunedì, riaprire alle 7 e chiudere alle 15 quando partirà subito lo spoglio delle schede. La macchina organizzativa non sembra avere registrato intoppi e il primo elemento da analizzare sarà quello dell’affluenza. Nell’election day dell’8 e 9 giugno il dato complessivo, per le elezioni europee, si è fermato al 49,6% che rappresenta la percentuale più bassa di sempre. Per il voto “territoriale” però le cifre erano state ben diverse con oltre il 62% dell’elettorato che si è recato ai seggi. Nelle tre città capoluogo di regione la sfida, in alcuni casi, si giocherà sul filo dei voti.

Per la corsa a Palazzo Vecchio, a Firenze, la candidata Sara Funaro, forte del 43% ottenuto due settimane fa, affronterà il candidato del centrodestra Eike Schmidt, arrivato al 32,86% . La Funaro nei giorni scorsi ha incassato l’appoggio del candidato degli M5s, Lorenzo Masi, e della candidata di Iv, Stefania Saccardi mentre il suo avversario potrà contare sul sostegno della ‘ricostituita’ Dc fiorentina e Toscana. A Bari va in scena il campo largo dopo che il candidato del Pd, Vito Leccese, che al primo turno ha ottenuto il 48% dei voti, ha stretto accordo con Michele Laforgia che al primo turno era il candidato dei Pentastellati e di Avs. La sfida è a Fabio Romito che quindici giorni fa si è fermato al 29% ma spera nella rimonta facendo leva sugli indecisi, Per la poltrona a primo cittadino di Perugia, la partita è decisamente aperta e comunque vada da lunedì il capoluogo umbro avrà la prima sindaca della sua storia. Il duello è tra Vittoria Ferdinandi, appoggiata dal campo ‘larghissimo’ e Margherita Scoccia, sostenuta dal centrodestra. Al primo turno Ferdinandi è arrivata avanti di una incollatura: 49% rispetto al 48.3% della rivale. A Campobasso il candidato del centrodestra Aldo De Benedittis al primo turno ha sfiorato il 50% staccando di 16 l’avversaria Marialuisa Forte. Quest’ultima, però, ha ottenuto l’appoggio del candidato Pino Ruta, 20% di consensi ottenuti il 10 giugno e sostenuto da tre liste civiche. Nella sfida di Lecce, il candidato della centrodestra, l’ex ministra Adriana Poli Bortoni e che ha mancato la vittoria al primo turno per un pugno di voti dopo il riconteggio, dovrà vedersela con il sindaco uscente Carlo Salvemini, candidato del centrosinistra. Infine a Potenza la corsa a sindaco è tra Francesco Fanelli (centrodestra) e Vincenzo Telesca (centrosinistra). Nel primo turno Fanelli (Lega, vicepresidente uscente della Giunta lucana) ha raggiunto il 40,6% contro il 32,4 del consigliere comunale uscente Telesca.

ANSA