(Adnkronos) E’ di almeno 30 morti e oltre un centinaio di feriti il bilancio di una serie di raid aerei israeliani nella regione di al-Mawasi, a ovest di Khan Younis. Lo ha riferito l’agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui si contano anche decine di persone ancora intrappolate sotto le macerie degli edifici colpiti. L’area di al-Mawasi ospita migliaia di sfollati palestinesi, fuggiti dopo l’avvio dell’operazione israeliana nella Striscia di Gaza, designata dall’esercito israeliano come ‘zona umanitaria sicura’.
L’obiettivo dei raid israeliani sarebbe stato Mohammed Deif, il capo dell’ala militare di Hamas, rivela il giornale israeliano Israel Hayom, senza fornire ulteriori dettagli. L’intelligence israeliana ritiene che Deif sia rimasto gravemente ferito. Lo riferisce Ynet. Insieme a Deif si sarebbe trovato anche un altro importante capo militare di Hamas, Rafah Salameh, responsabile della Brigata Khan Younis.
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant è riunito con i vertici delle Forze di difesa e dello Shin Bet, il servizio segreto interno, “alla luce degli ultimi sviluppi nella Striscia di Gaza”. Lo riferiscono i media israeliani.
Hamas smentisce che Deif fosse l’obiettivo. E’ “falso”, ha detto un alto funzionario del gruppo, Sami Abu Zuhri. “Le affermazioni israeliane sono insensate e mirano a giustificare l’orribile massacro ha dichiarato alla Reuters, ripresa dai principali media israeliani Tutti i martiri sono civili e ciò che è accaduto è una grave escalation della guerra di genocidio, che ha il supporto degli americani e del silenzio del mondo”.