Nato, Biden: “Aumentare produzione armi, Russia corre”. Missili Usa in Germania

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(Adnkronos) “La Nato può difendere e difenderà ogni centimetro del suo territorio”. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ribadisce l’impegno della Nato intervenendo alla riunione dei leader dell’Alleanza Atlantica nella seconda giornata del vertice di Washington. Riflettori accesi in particolare sull’Ucraina e, di riflesso, sulla minaccia rappresentata dalla Russia di Vladimir Putin: i Paesi membri della Nato devono aumentare la loro produzione industriale per tenere il passo con la produzione russa di armi e munizioni.  

“Non possiamo permettere che l’Alleanza rimanga indietro”, ha detto Biden, aggiungendo che tutti i membri della Nato sono impegnati ad aumentare la propria capacità industriale e “a fare la propria parte per mantenere forte l’Alleanza”. “Saremo in grado di produrre attrezzature di difesa necessarie più rapidamente. E potremmo averne bisogno”. 

 

L’impegno degli Stati Uniti è confermato dall’impegno a dispiegare missili da crociera a lungo raggio in Germania a cominciare dal 2026 per rafforzare la capacità di deterrenza della Nato in Europa. Il programma per il dispiegamento di capacità di fuoco a lungo raggio della Multi Domain Task Force, include missili Tomahawk, SM-6 e missili ipersonici ora in via di sviluppo, “che hanno una gittata significativamente più lunga dei missili da terra ora basati in Europa”.  

Stati Uniti e Germania hanno dato l’annuncio del futuro dispiegamento in una dichiarazione congiunta diffusa, mentre era in corso il vertice della Nato a Washington. Si inizierà quindi con “dispiegamenti episodici” nel 2026 per proseguire “nel futuro con uno stazionamento duraturo”. “Esercitare queste capacità avanzate dimostrerà l’impegno degli Stati Uniti verso la Nato e il loro contributo alla deterrenza integrata europea”.  

Il dispiegamento di missili con gittata media, vale a dire compresa fra i 500 e i 5.500 chilometri era proibito dal Trattato per le forze nucleari a medio raggio, che era stato firmato nel 1987 da Mikhail Gorbaciov e Ronald Reagan, trattato da cui gli Stati Uniti sono usciti nel 2019, denunciando lo sviluppo, da parte della Russia, del nuovo missile da crociera 9M729. Lo scorso mese Vladimir Putin aveva dichiarato che la Russia avrebbe ripreso a produrre missili nucleari a raggio intermedio, denunciando le esercitazioni di tali armi americane in Danimarca.