“C’è un impedimento alla musica ed
è il direttore d’orchestra”. E’ diventata virale sui social la
metafora politico-musicale pronunciata ieri sera dal maestro
Riccardo Muti dal palco dell’Arena di Verona, durante il galà
della lirica trasmesso in Mondovisione da Rai1.
Dopo aver salutato il Presidente della Repubblica e il
Governo, “che rappresentano questo sogno, questa realtà
europea”, Muti ha voluto rivolgersi in particolare “agli uomini
e alle donne di governo”: “L’ho detto mille volte, ma forse a
qualcuno è sfuggito: l’orchestra è il sinonimo di società. Ci
sono i violini, ci sono i violoncelli, le viole, i contrabbassi,
i tromboni, eccetera eccetera. Ognuno di loro spesso ha parti
completamente diverse, ma devono concorrere tutti, pur avendo
frasi diverse, a un unico bene, che è quello dell’armonia di
tutti. Non c’è il prevaricatore. Molte volte io continuo a dire,
anche ai miei musicisti, che c’è un impedimento alla musica ed è
il direttore d’orchestra”, ha concluso tra gli applausi.
All’uscita del presidente Mattarella, che lo ha salutato per
qualche minuto, Muti ha poi ripreso la metafora: “Le è piaciuta
la similitudine tra orchestra e società?”, ha chiesto al Capo
dello Stato. “Magnifica”, la risposta di Mattarella.
ANSA