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Martingale Risk: la Cassazione al fianco di imprese ed enti locali traditi dall’acquisto di Derivati

(Adnkronos) – L’acquisto di Derivati ha causato il fallimento di numerose società. La legge tutela i clienti ma molte pratiche sono ferme. Martingale Risk, unica realtà che chiede di essere remunerata solo a risarcimento avvenuto, ha un tasso di successo di oltre il 92% ed ha già recuperato più di 260 milioni di euro
 

Roma, 27 maggio 2022 – I Derivati Bancari sono strumenti finanziari spesso speculativi, fortemente rischiosi e sconsigliabili agli investitori non professionali. Valutare e gestire i rischi e le possibilità di perdite, infatti, è molto difficile. All’incognita, poi, si sommano spesso ingenti costi occulti non dichiarati. Nonostante questo, sono strumenti finanziari molto diffusi sul mercato. «Nell’ultimo periodo abbiamo riscontrato una richiesta di aiuto del + 30%. Chi ha subito perdite da Derivati, ora, può difendersi e recuperare le perdite anche grazie alla recente sentenza della Prima Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione», sottolinea Marco Delzio, Founder e CEO di Martingale Risk.
 

Martingale Risk è una società di ingegneria finanziaria e di consulenza legale leader in Italia che, dal 2009, assiste la propria clientela nelle soluzioni inerenti alle problematiche bancarie e finanziarie. offre agli Enti Locali italiani e alle aziende la possibilità, previa verifica dei contratti, di agire in giudizio per ottenere la restituzione e/o il risarcimento delle somme indebitamente pagate, senza richiedere alcun costo anticipato.
 

È, infatti, l’unica realtà italiana che offre di pagare essa stessa tutte le spese di causa, incluso il contributo unificato, le spese di CTU e gli eventuali costi di soccombenza del giudizio. La remunerazione viene chiesta a chiusura definitiva della vertenza e solo dopo il riaccredito delle somme sul CC dell’Ente, ottenendo il proprio compenso in percentuale rispetto agli importi recuperati.  

Dalla fine degli anni ’90, le maggiori banche italiane ed estere hanno proposto e venduto su larga scala Contratti Derivati di tipo “IRS” o “Swap” caratterizzati da strutture altamente complesse, tali da creare ingenti perdite nei bilanci dei clienti. In alcuni casi, poi, le perdite subìte dai derivati sono state la causa del loro fallimento.  

Si stima che in Italia, solo da parte delle piccole imprese, le domande depositate per avere un rimborso siano state 144mila, ma circa la metà sarebbero ancora bloccate, soprattutto a causa della documentazione non completa. Solo poco più di 25mila sono riusciti a ottenere almeno una parte dell’indennizzo. «Martingale Risk ha già recuperato più di 260 milioni di euro per i propri clienti – sottolinea Delzio – con un tasso di successo superiore al 92%».  

Al fianco della professionalità del team Martingale Risk, anche un’attenzione maggiore da parte della Legge verso le società in affanno. La recente sentenza n. 21830/2021 della Prima Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione (arrivata a distanza di un anno dalla precedente sentenza a sezioni unite n.8770/2020 che riguardava gli Enti Locali), non solo conferma la tendenza positiva del panorama giuridico nei confronti degli investitori che hanno subito perdite illegittime a causa dei derivati ma afferma come – anche per quanto riguarda le aziende – la stipula di un contratto derivato debba inderogabilmente sottostare a determinati parametri, pena la nullità immediata dello stesso.  

Martingale Risk ha riscontrato e dimostrato che numerose imprese hanno sottoscritto Derivati ufficialmente classificati come “Vanilla” (termine usato per definire uno strumento finanziario standard) che, nella realtà, non rispettavano i requisiti di legge e regolamentari in materia di trasparenza e di buona condotta da parte dell’intermediario, nascondendo spesso spropositati costi impliciti. 

A oggi, un Contratto Derivato risulta sempre nullo qualora si verifichi anche una sola delle seguenti inadempienze: 

• Mancata indicazione dei costi impliciti alla stipula
 

• Mancata indicazione del metodo matematico utilizzato per il calcolo del Mark to Market (o MTM)
 

• Incoerenza tra pagamenti del derivato e del debito sottostante
 

• Mancanza di un contratto quadro validamente perfezionato
 

I modelli proprietari di Martingale di pricing di strumenti derivati, sviluppati internamente grazie all’esperienza di analisti quantitativi e strutturatori, permettono di calcolare il prezzo (Fair Value) e dunque le commissioni implicite per qualsiasi tipo di strumento derivato. Grazie a ciò, è possibile per le aziende e per gli Enti Locali estinguere a costo zero i contratti derivati in essere, scongiurando ulteriori perdite future e/o rinegoziando nuovi strumenti. I vizi sopra considerati rendono il contratto derivato annullabile con la possibilità per l’impresa di estinguerlo ottenendo il recupero delle perdite patite nel corso degli anni. 

Per maggiori informazioni:
 

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