“Dobbiamo raddoppiare i
numeri”: lo ha detto il Papa nell’incontro con i rappresentanti
di alcune congregazioni religiose parlando delle scarse
vocazioni. “Io farò una domanda prima di incominciare. Quanti
novizie o novizi avete voi? Quanti? Pregate, pregate. Ma come
fate? Da dove vengono?”, ha chiesto ai religiosi. “A me piace
domandare questo, perché è domandare per il futuro della vostra
congregazione”, ha aggiunto.
“Rappresentate istituti e ordini religiosi diversi e di varia
fondazione, le cui origini vanno dal sedicesimo al ventesimo
secolo: Minimi, Chierici Regolari Minori, Suore Agostiniane del
Divino Amore, Chierici di San Viatore, Suore Riparatrici del
Sacro Cuore e Missionarie di Sant’Antonio Maria Claret. Nella
vostra varietà, siete un’immagine viva del mistero della
Chiesa”, ha detto ancora Papa Francesco. Il Papa ha invitato
frati e suore, impegnati nei loro lavori capitolari, a
“raccogliere il testimone” dei loro fondatori, “tocca a voi
prenderlo e andare avanti, e a continuare come loro a ricercare
e seminare la bellezza di Cristo nella concretezza delle pieghe
della storia”.
Poi il Papa li ha invitati alla “semplicità”, “spogliandovi
di tutto ciò che non serve o che può ostacolare l’ascolto e la
concordia nei vostri processi di discernimento; spogliandovi di
calcoli, di ambizioni ma l’ambizione, per favore, è una peste
nella vita consacrata; state attenti a questo: è una peste ,
invidie è brutta l’invidia in una vita comunitaria; l’invidia
a me piace vederla come la ‘malattia gialla’, una cosa brutta ,
pretese, rigidità e qualsiasi altra brutta tentazione di
autoreferenzialità. Saprete così leggere insieme, con sapienza,
il presente, per cogliere in esso i segni dei tempi e prendere
le decisioni migliori per il futuro”.
“Pregate per le vocazioni. È necessario che voi abbiate
successori che portino avanti il carisma. Pregate, pregate. E
state attenti nella formazione: che sia una buona formazione”,
ha concluso il Papa.
ANSA