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Dott. Elisa Puma: “Medicina estetica, boom di richieste per il biorimodellament

(Adnkronos) – Il trattamento dà un effetto tensore molto naturale e stimola la produzione di collagene ed elastina rallentando l’invecchiamento 

Milano, 9 agosto 2022. Sempre più spesso le persone preferiscono la medicina estetica alla chirurgia, dal momento che – grazie agli enormi progressi fatti in termini di efficacia dei trattamenti – la prima consente di raggiungere ottimi risultati con azioni poco invasive e rischi ridotti al minimo. E sull’onda di questo tipo di ragionamento “nell’ultimo periodo si assiste anche ad un’ulteriore evoluzione: gli utenti spesso scelgono di ricorrere a trattamenti meno impattanti prima di optare quelli più noti e decisi, come il filler” spiega la dottoressa Elisa Puma, medico estetico e nutrizionista, che esercita nel proprio studio di Milano e sottolinea come tra le soluzioni più apprezzate ci sia “il trattamento biorimodellante, capace di determinare un effetto tensore e di contrastare le lassità cutanee”. 

Mentre il filler consente di riempire e dare volume, poiché “consiste nell’utilizzo di acido ialuronico cross linkato”, cioè che permane nella zona in cui viene iniettato – spiega il medico -, il trattamento biorimodellante ha anche una funzione stimolante: “Dopo l’iniezione si distribuisce e si integra con i tessuti, donando subito un effetto tensore e andando a stimolare la produzione di collagene ed elastina”. Il risultato è molto più naturale di quello che può essere ottenuto con il filler, ma ciò non deve portare a considerare le due pratiche come alternative: “Il biorimodellamento è un valido strumento non tanto per sostituire il filler, quanto per rallentare il processo di invecchiamento e contrastare le lassità cutanee. In pazienti giovani questo spesso consente di posticipare il ricorso ai filler”. 

La novità dell’ultimo periodo, inoltre, sta nella possibilità di eseguire il trattamento non solo sul viso e collo – come accade da anni -, ma anche sul corpo, in tutte quelle zone che possono essere di soggette a lassità, come braccia, Addome e ginocchia. “Il biorimodellamento ha la massima efficacia sulle pazienti tra 30 e 45 anni, i risultati si mantengono con l’avanzare dell’età anche se in questo caso è spesso necessario integrare con altri trattamenti” aggiunge la dottoressa Puma, che racconta come spesso, anche per questo, ci si riferisca al trattamento chiamandolo “mini lifting”. 

Di norma, il biorimodellamento si esegue ogni sei mesi e consiste in due sedute a distanza di un mese l’una dall’altra, anche se per le pazienti più ‘agèe’ è consigliabile eseguire una terza seduta a due mesi dalla seconda. “Le tempistiche, in ogni caso, non sono rigide. Anche perché – aggiunge la dottoressa – l’acido ialuronico ha anche una notevole proprietà idratante, può capitare che una paziente senta di avere bisogno di un’ulteriore seduta prima del previsto e non ci sono controindicazioni”.  

Per informazioni e contatti: https://www.dottoressaelisapuma.it/
 

 

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