A settembre torna il London Design Festival 2024

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Il
London Design Festival 2024
, dal 14 al 22 settembre, celebra la creatività globale con installazioni, esposizioni e un forum di discussione internazionale per designer, architetti e innovatori.

Il London Design Festival torna per la sua 22ª edizione, consolidandosi come uno degli eventi più importanti nel panorama mondiale del design. Questo appuntamento annuale celebra la creatività, l’innovazione e il potere del design di plasmare il nostro mondo. Londra, città simbolo di dinamismo e diversità, diventa ancora una volta il fulcro di una manifestazione che riunisce designer, architetti, marchi e innovatori da tutto il globo, pronti ad esplorare il potenziale trasformativo del design nell’affrontare le sfide sociali e arricchire le nostre vite quotidiane.

Il Festival si propone di promuovere sia i talenti emergenti che i grandi brand, favorendo la collaborazione e lo scambio di idee. Quest’anno, oltre alla sostenibilità, all’intelligenza artificiale e all’inclusività, che sono al centro della scena, insieme al concetto di “gioco” nel settore creativo. La natura multiforme del gioco ha portato infatti a esaminarne l’integrità come concetto e a celebrarne le manifestazioni in diverse aree della nostra vita. Dal miglioramento del benessere e dalla promozione dello scambio creativo, alla reimmaginazione della tecnologia e al miglioramento delle esperienze quotidiane.

Sia che esplorino il gioco come attività, sia che sperimentino con i materiali, sia che integri il ludico in tecnologie all’avanguardia, i designer mettono in evidenza come possiamo impegnarci creativamente con nuovi concetti che arricchiscono le nostre vite e i nostri ambienti.

Il programma del 2024 è ricco di installazioni importanti dislocate in tutta la città, esposizioni museali e la fiera “Material Matters”, e il Global Design Forum, che riunisce i leader creativi per esplorare e proporre soluzioni per le questioni globali più urgenti.

Il festival presenta anche progetti speciali, come quello di Johnnie Walker in collaborazione con un designer futuristico, che offrirà un’esperienza immersiva ai visitatori. Un altro progetto di rilievo è Vert, creato dall’American Hardwood Export Council e Diez Office, in collaborazione con gli esperti di agricoltura climatica OMC°C. Una struttura sostenibile, situata nel Parade Ground del Chelsea College of Art, in legno lamellare di quercia rossa è destinata a rivoluzionare il paesaggio urbano.Questo progetto propone una soluzione architettonica innovativa per raffreddare le città, fornire spazi verdi sereni e migliorare la biodiversità urbana, e si integra perfettamente con le infrastrutture esistenti.


L’installazione mostra il potenziale dell’edilizia sostenibile in legno per ridefinire i paesaggi urbani in tutto il mondo. Si pone come un faro per le città che cercano soluzioni ponderate per le sfide ambientali, offrendo un progetto per il futuro sviluppo urbano che dà priorità alla resilienza, alla biodiversità e all’impegno della comunità.

Tra i progetti degni di nota, “Duo” dell’artista turca Melek Zeynep Bulut, presso il Royal Naval College’s Painted Hall, esplora la dualità e l’interazione umana attraverso un prisma rettangolare sospeso, con un sistema meccanico interconnesso che risponde alla presenza umana.

Nel suo nucleo, Duo racchiude l’essenza del “due”: un dialogo, una dualità, un accordo e l’interazione dinamica tra centro e periferia.

Al centro del concetto di Duo c’è il suo sistema meccanico interconnesso, meticolosamente realizzato per indurre un delicato equilibrio e un’armonia ritmica. Magneti e sensori, strategicamente posizionati in modo da respingersi a vicenda, creano un’esperienza interattiva in cui

la presenza umana altera il movimento e il ritmo dello spazio. Questa relazione dinamica tra lo spettatore e l’installazione non solo trasforma lo spazio, ma amplifica anche l’esperienza sensoriale, confondendo i confini tra osservatore e osservato.

Craft x Tech è invece la mostra organizzata presso la Prince Consort Gallery del V&A. L’iniziativa getta un ponte tra l’artigianato tradizionale giapponese e la tecnologia contemporanea. L’obiettivo del progetto è quello di creare un corpo di opere d’arte unico e inedito che esprima sia la storia che il potenziale futuro di questi materiali e tecniche. I distretti produttivi dell’edizione inaugurale di Craft x Tech provengono dalle sei prefetture del Tohoku del Giappone. I designer che hanno collaborato con questi maestri artigiani sono Sabine Marcelis, Azusa Murakami e Alexander Groves (Studio SWINE), Ini Archibong, Yoichi Ochiai, Hideki Yoshimoto e Michael Young.

Il Victoria and Albert Museum (V&A) ospiterà una serie di installazioni contemporanee che esplorano le culture globali e i materiali attraverso il design. Il designer britannico-ghanese Giles Tettey Nartey esplora la cultura, la tradizione culinaria e i rituali della vita domestica in Ghana attraverso “Communion”.


Tra gli artisti emergenti, Arjun Singh Assa, Liang-Jung Chen e Angela Ford presenteranno opere che riflettono sul concetto di “origine”, utilizzando tecniche di design contemporaneo per esplorare temi generazionali, spirituali e decoloniali.

Un-Hide: Reframing Luxury sono invece una serie di sedute interattive realizzate da Modular by Mensah che ridefiniscono il ruolo in evoluzione della pelle nel design contemporaneo. Il progetto esplora il ciclo di vita della pelle e il suo potenziale come materiale di lusso sostenibile. Sfidando le percezioni tradizionali, la pelle viene reimmaginata come un mezzo per favorire le connessioni sociali e promuovere la sostenibilità.

Barricade and Beacon esplora l’intersezione tra architettura e attivismo e focalizza l’attenzione sul ruolo che architetti, designer e cittadini possono svolgere per affrontare il cambiamento. L’esposizione presenta due strutture: Barricade, realizzata con unità UBuild, e Beacon, fabbricata in bambù. L’installazione è stata realizzata in collaborazione con gli architetti londinesi Studio Bark.

Da nord a sud, da est a ovest, i Distretti del Design sono una componente chiave del Festival. Ogni distretto ha una sua personalità unica che riflette la comunità locale e permette ai visitatori di esplorare gli eventi a pochi passi l’uno dall’altro. Quest “anno saranno 11 i Distretti del Design che faranno parte del Festival: Bankside Design District, Battersea Design District, Brompton Design District, Chelsea Design District, Dalston to Stokey Design District, Fitzrovia Design District, Greenwich Peninsula Design District, Mayfair Design District, Park Royal Design District, Shoreditch Design Triangle e William Morris Design Line.