“Via i mosaici di padre Rupnik dalle chiese”, la lettera delle vittime ai Vescovi del mondo

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Per cinque donne, assistite dall’avvocato Laura Sgrò, la loro esposizione nei luoghi di culto è “inappropriata” e ritraumatizzante

“Rimuovere dalle chiese i mosaici di padre Rupnik”. Cinque donne che affermano di aver subito abusi psicologici, spirituali e sessuali da parte di padre Marko Ivan Rupnik, l’ex gesuita famoso in tutto il mondo per i suoi mosaici, a quanto apprende l’Adnkronos, hanno chiesto ai vescovi cattolici di tutto il mondo di rimuovere i suoi mosaici dalle chiese, affermando che la loro esposizione nei luoghi di culto è “inappropriata” e ritraumatizzante per le vittime che “quotidianamente devono confrontarsi con le conseguenze psicologiche che gli abusi hanno arrecato loro”.

Attraverso il loro avvocato, Laura Sgrò, le donne hanno inviato lettere ai vescovi del mondo dove chiese e basiliche ospitano alcuni dei quasi 230 mosaici di padre Rupnik. “Tali opere scrive l’avvocato Sgrò non possono restare ove sono state poste sia per il rispetto nei confronti delle vittime sia per il carattere stesso del luogo di preghiera”.