Se la giustizia è donna. Il libro di Elvira Frojo sull’avvocatura femminile

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Il volume “Se la Giustizia è donna” di Elvira Frojo (pubblicato dal Consiglio nazionale forense Cnf), giornalista e scrittrice al suo quinto libro, ex avvocato e dirigente della pubblica amministrazione, è un’opera che intreccia diritto, storia e costume per raccontare l’emancipazione femminile nell’avvocatura.

A vent’anni dalla creazione della prima “Commissione pari opportunità” da parte del Cnf, questo libro vuole celebrare un nuovo modo di vedere la società. La narrazione dell’avvocatura femminile mette in luce come il contributo delle donne nel campo legale abbia apportato cambiamenti significativi non solo nella professione forense, ma in tutti gli ambiti del vivere civile. È una riflessione sul passato con uno sguardo al presente, immaginando nuove prospettive per un percorso ancora incerto per le donne.

Come sottolinea il Prof. Guido Alpa nella sua “Presentazione”, il libro raccoglie fatti, documenti e testimonianze, aiutando a comprendere i ritardi politici e culturali che hanno caratterizzato questo cammino, le conquiste difficili e gli obiettivi ancora da raggiungere. Con passione, il testo indica la via da seguire, una strada che riguarda chiunque sia impegnato nella difesa dei diritti e della dignità umana.

Il presidente del Cnf, Francesco Greco, evidenzia come le avvocate siano protagoniste di una giustizia sostanziale e umana, che nasce dal cuore e offre fiducia verso nuovi orizzonti e diritti per tutti. Maria Masi, la prima donna a ricoprire il ruolo di presidente del Cnf dopo cento anni, afferma che il libro riflette l’impegno femminile nell’avvocatura, alimentando l’ottimismo della volontà e della ragione. La giustizia, infatti, si espande oltre il dato formale, proiettandosi verso dinamiche di dialogo e confronto, poiché il diritto non si identifica solo con la legge e certamente non si esaurisce in essa.

Sul fondo del libro si stagliano temi cruciali come il ruolo delle donne nella società e nelle relazioni: dalla violenza del linguaggio e le discriminazioni nel mondo del lavoro fino ai femminicidi. Una rotta difficile da invertire. Tuttavia, l’autrice lancia un messaggio di speranza per una società in cambiamento, basato su principi, valori e condivisione, a beneficio di tutti, partendo dalla funzione sociale dell’avvocatura.