Il Partito democratico chiude in attivo il primo bilancio con Elly Schlein segretaria. I conti dell’esercizio 2023, come ha certificato il tesoriere Michele Fina e votato all’unanimità l’Assemblea lo scorso 14 giugno, segnano un avanzo di 704.018 “dopo aver effettuato ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per un importo di Euro 1.002.614”, specifica il tesoriere nella sua relazione.
“I fatti di rilievo che hanno caratterizzato la gestione dell’esercizio 2023 sono legati principalmente alle primarie del Partito democratico, culminate con l’Assemblea nazionale del 12 marzo 2023 che ha proclamato la nuova Segretaria del Partito, Elly Schlein e la nomina degli organismi dirigenti”, sottolinea Fina.
Il Pd può vantare proventi per 10.695.742 euro, così, suddivisi: quote associative, 609.127. Contributi dal 2xmille (i dem sono il primo partito con 531.336 opzioni dei contribuenti italiani e un aumento di 55.528 opzioni nell’ultimo anno), 8.118.192 euro. Contributi provenienti da parlamentari, 1.846.250 euro. Contributi provenienti da persone fisiche, 25.873 euro. Contributi provenienti da altri soggetti, 981 euro. Altri proventi, 95.319 euro. Il totale degli oneri di gestione ammonta invece a 9.939.927 euro.
Per quel che riguarda l”evoluzione prevedibile della gestione”, nella sua relazione Fina tra le altre cose sottolinea: “Per quanto riguarda i proventi, nell’anno 2024 il Partito continuerà l’azione di recupero nei confronti dei parlamentari non in regola con i versamenti“, mentre “per quanto riguarda i costi, il Partito nella prima parte dell’anno ha sostenuto le spese inerenti la campagna elettorale delle Europee. Si è trattato di un impegno importante, ma di importo inferiore rispetto a quanto speso in passato”.
Il tesoriere spiega ancora che “dal punto di vista dei costi della gestione caratteristica, continua l’azione di Spending Review per razionalizzare i costi di funzionamento” e “per quanto riguarda i lavoratori, il 30 settembre 2024 scadrà l’ammortizzatore sociale della solidarietà. Il Partito, in un’ottica di riorganizzazione interna, spera di non procedere al rinnovo ma, stante l’esubero strutturale, questo sarà possibile soltanto attraverso ricollocazioni esterne e a seguito dell’adesione a un percorso di esodo incentivato, per il quale il Partito ha accantonato nel 2023 ulteriori risorse”.