venerdì, Marzo 29, 2024

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Il giornalista Francesco Fravolini ne parla con Rossana Matera, Presidente di FuturPharma, Associazione italiana farmacisti

La sanità è costretta a cambiare il suo approccio con i pazienti, semplificando procedure e cercando nel digitale una valida risposta. Gli strumenti sono soltanto da implementare nel settore e negli asset del comparto, al fine di garantire una maggiore assistenza ai pazienti. Rossana Matera, Presidente di FuturPharma, Associazione italiana farmacisti, solleva una riflessione sul ruolo del digitale nella sanità, senza tralasciare le farmacie come autentici presidi da valorizzare a beneficio delle persone.

Il digitale cambia il paradigma economico, rivoluziona i comportamenti delle persone, stravolge la società. Questo drastico mutamento, accelerato dall’emergenza sanitaria del Covid-19, agevola la valorizzazione di asset economici derivanti dall’intelligente impiego della tecnologia e del digitale. La sanità è costretta a cambiare il suo approccio con i pazienti, semplificando procedure e cercando nel digitale una valida risposta. Gli strumenti sono soltanto da implementare nel settore e negli asset del comparto, al fine di garantire una maggiore assistenza ai pazienti. Con Rossana Matera, Presidente di FuturPharma, Associazione italiana farmacisti, vogliamo riflettere sul ruolo del digitale nella sanità, senza tralasciare le farmacie come autentici presidi da valorizzare a beneficio delle persone.

La valorizzazione della medicina del territorio come deve includere un maggiore coinvolgimento delle farmacie?

«FuturPharma sostiene che l’alleanza terapeutico-assistenziale tra i farmacisti, i medici di medicina generale e gli altri operatori sanitari del territorio, serve per rendere il Sistema Sanitario nazionale più sostenibile, efficace ed efficiente. L’obiettivo dei prossimi anni sarà,  infatti, quello di avviare un percorso di trasformazione del sistema verso la piena integrazione tra ospedale, territorio (ASL), MMG e farmacisti e altri operatori sanitari, al fine di garantire la semplificazione dei percorsi assistenziali e terapeutici dei cittadini, adeguati e appropriati livelli di assistenza ai pazienti cronici, nonché azioni di Promozione della Salute e di Prevenzione nella Popolazione generale, a beneficio delle future dinamiche dei bisogni di salute e della capacità di rispondere alle sfide del Sistema. È fondamentale ormai che il moderno farmacista, figura poco sfruttata dal Sistema Sanitario Nazionale ma con molte potenzialità anche in ambito preventivo, intervenga attivamente e in supporto nei Percorsi di Prevenzione Primaria, di Cura e di Aderenza alla terapia in concerto con gli altri operatori sanitari, affinché nel paese si diffonda una più consapevole e responsabile Cultura Sanitaria, e quindi un più elevato livello di salute individuale e collettiva a beneficio anche dello stesso Sistema Sanitario Nazionale».

Il digitale in che modo può diventare un valore aggiunto nella sanità a beneficio delle persone?

«Per prima cosa occorre ristabilire un Nuovo riassetto della medicina territoriale ed e-health basato sulla digitalizzazione e sul fascicolo sanitario elettronico, partendo innanzitutto dalla sua normazione e regolamentazione. Nel campo della sanità territoriale, come in quello della gestione del fascicolo elettronico sanitario, il farmacista deve essere protagonista insieme a tutti gli altri sanitari. Diversamente, si rischia di andare verso un’altra stagione di sprechi di competenze e di risorse umane. Eventuali proposte di riforma non necessitano di radicali stravolgimenti, quanto piuttosto dovrebbero tenere a fondamento quanto di buono c’è già nell’ordinamento sanitario e che non ha fruttificato semplicemente perché non è stato ancora attuato o sviluppato. Riteniamo comunque fondamentale che il cartaceo venga eliminato definitivamente per garantire la completa tracciabilità del farmaco e, allo stesso tempo, attribuire al professionista le dovute responsabilità, così come già accade per le prescrizioni in regine mutualistico e per quelle non ripetibili».

Come valorizzare il digitale nelle farmacie? Quale ruolo strategico?

«Riteniamo prioritario per concretizzare questo scenario che si realizzi un rapporto di cooperazione e networking tra professionisti sanitari, inteso come alleanza terapeutico-assistenziale per il benessere del paziente e della sua famiglia, soprattutto a livello territoriale. Non si deve assolutamente lasciare spazio ad un “confronto armato” tra i vari professionisti della salute, come spesso purtroppo è accaduto negli ultimi decenni. Ciascuno nel proprio ambito di azione, con la propria specificità e competenza, deve essere e sentirsi coinvolto nella trasformazione sanitaria del Paese».

Francesco Fravolini

comunicatistampa.org

 

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